Una fobia specifica è la paura e l'ansia per una particolare
situazione o oggetto in misura sproporzionata rispetto al rischio o al pericolo
reali. La situazione o l'oggetto di solito sono evitati quando possibile, ma se
l'esposizione si verifica, si sviluppa immediatamente ansia. L'ansia può
intensificarsi fino a raggiungere il livello di un attacco di panico. I
soggetti con fobie specifiche tipicamente riconoscono che il loro timore è
irragionevole ed eccessivo.
Le fobie specifiche sono i disturbi d'ansia più comuni.
Alcune delle più frequenti sono la paura degli animali (zoofobia), delle
altezze (acrofobia) e dei temporali (astrafobia o brontofobia). Alcune fobie
interferiscono gravemente con il lavoro, come quando le persone che devono
lavorare su un piano superiore di un grattacielo hanno paura di ambienti
chiusi, luoghi confinati (claustrofobia), quali gli ascensori. La paura del
sangue (emofobia), delle iniezioni, degli aghi o di altri oggetti appuntiti
(tripanofobia o belonefobia), o delle ferite (traumatofobia) si manifesta in
grado variabile in almeno il 5% della popolazione. I soggetti con la fobia del
sangue, degli aghi o delle ferite, a differenza di quelli con altre fobie o
disturbi d'ansia, possono svenire davvero, poiché un riflesso vasovagale
eccessivo produce bradicardia e ipotensione ortostatica.
La diagnosi è basata clinicamente sui criteri del Diagnostic
and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5).
I pazienti hanno:
Paura marcata e persistente (≥ 6 mesi) o ansia riguardo una situazione o un oggetto specifico
Inoltre, i pazienti presentano tutti i seguenti aspetti: