La caratteristica principale della fobia sociale è l’intensa
paura o ansia di situazioni sociali in cui un soggetto può essere osservato da
altre persone. Chi soffre di fobia sociale infatti vive reazioni emotive
intense collegate ad alcuni contesti sociali, nei quali il soggetto ha paura di
essere giudicato in modo negativo. In genere la paura collegata alla fobia
sociale è quella di essere visti come persone deboli, ansiose, non equilibrate,
stupide, noiose o comunque giudicate negativamente. La paura porta ad evitare
luoghi e situazioni che potrebbero attivare i sintomi ansiosi. La persona così
riduce sempre di più le attività, i luoghi e le situazioni quotidiane,
innescando un circolo vizioso che porta ad un peggioramento del quadro fobico e
a una importante riduzione della qualità di vita.
Parlare in pubblico è la più frequente e diffusa fobia
sociale specifica. Ma qualsiasi situazione sociale può diventare fobica. Spesso
l’ansia si presenta in modi anche molto differenti tra loro. Chi soffre di
fobia sociale può infatti lamentare, per esempio, ansia anticipatoria
caratterizzata da uno stato ansioso permanente, che dura molte settimane, prima
di un evento sociale temuto. Oppure può presentarsi in modo più intenso, ma
meno duraturo nel tempo, come ad esempio un forte attacco di panico collegato
ad una situazione sociale temuta.
Secondo il DSM 5, Manuale Diagnostico e Statistico dei
Disturbi Mentali, i sintomi della fobia sociale o disturbo d’ansia sociale sono
i seguenti:
Il DSM-5 inoltre definisce due tipologie di disturbo d’ansia
sociale. Se i sintomi si presentano solamente quando il soggetto deve
effettuare una performance pubblica (come parlare in pubblico) allora si parla
di "disturbo d’ansia sociale correlato alle performance". In genere questo tipo
di disturbo può essere diagnosticato in musicisti, ballerini, atleti etc. In
casi in cui invece il disturbo si presenti anche in altri contesti sociali
allora si utilizza la denominazione semplice “disturbo d’ansia sociale“.