Il disturbo del linguaggio è una persistente difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di diverse modalità di linguaggio, ovvero linguaggio parlato, scritto e gestuale, dovute a deficit nella comprensione o nella produzione linguistica. Le difficoltà possono comprendere:
Tale disturbo
limita la capacità del soggetto di esprimersi e comunicare, causa limitazioni
funzionali nell’ambito della partecipazione sociale, dei risultati scolastici e/o
professionali. L’esordio avviene nel periodo precoce dello sviluppo e le
difficoltà non sono attribuibili a una compromissione dell’udito o ad altri
deficit sensoriali, a disfunzioni motorie o altre condizioni mediche o
neurologiche.
DISTURBO FONETICO - FONOLOGICO
Il disturbo fonetico-fonologico è caratterizzato da una persistente difficoltà
nella produzione di suoni dell’eloquio che interferisce con l’intelligibilità
del linguaggio verbale, tale condizione impedisce e/o limita la comunicazione.
È
caratterizzato dalla presenza di:
Il
disturbo interferisce con la partecipazione sociale, incide sui risultati
scolastici e/o lavorativi; La difficoltà non può essere attribuibile a
condizioni acquisite come paralisi cerebrale, schisi del palato, sordità o
abbassamento dell’udito, esiti traumatici o altre condizioni mediche.
DISTURBO DELLA FLUENZA
Il Disturbo della fluenza con
esordio nell’infanzia (balbuzie): è
un’alterazione della normale fluenza e della cadenza dell’eloquio,
inappropriate per l’età e per le abilità linguistiche dell’individuo. La
disfluenza persiste nel tempo e si caratterizza per il marcato e frequente
manifestarsi di uno o più dei seguenti elementi:
Il disturbo può essere associato a emozioni di carattere negativo (ansia, tensione, paura associate alle situazioni di verbalizzazione) e a successive condotte di fuga ed evitamento, nonché allo sviluppo di un’attitudine negativa nei confronti delle esperienze di verbalizzazione.
L’alterazione causa limitazioni funzionali nell’ambito della comunicazione, della partecipazione sociale e dei risultati scolastici o professionali. L’esordio avviene nel periodo precoce dello sviluppo e le difficoltà non sono attribuibili a una compromissione dell’udito o ad altri deficit sensoriali, a disfunzioni motorie o altre condizioni mediche o neurologiche.
DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE
Il Disturbo della comunicazione
sociale (pragmatica) è caratterizzato da
persistenti difficoltà nell’uso sociale della comunicazione verbale e non
verbale che si manifestano attraverso:
L’alterazione causa limitazioni funzionali
nell’ambito della comunicazione, della partecipazione sociale e dei risultati
scolastici o professionali. L’esordio avviene nel periodo precoce dello
sviluppo e le difficoltà non sono attribuibili a una compromissione dell’udito
o ad altri deficit sensoriali, a disfunzioni motorie o altre condizioni mediche
o neurologiche.